Quel dolore dietro al ginocchio durante la corsa

Quel dolore dietro al ginocchio durante la corsa

Per chi pratica lo sport della corsa è facile imbattersi in dolori alle articolazioni, in particolare un distretto particolarmente colpito è ginocchio.

E’ doveroso premettere che le cause riguardanti il dolore al ginocchio possono essere molteplici, dalla sofferenza articolare cartilaginea tra rotula e femore (in gergo condropatia femoro-rotulea), alle tendiniti della tendine rotuleo, alle instabilità per insufficiente tenuta legamentosa.

Ora ne analizzeremo una in particolare, che pur frequentemente riscontrata nella pratica clinica, trovo che sia poco diagnosticata e considerata in ambito medico. Parleremo dunque della sofferenza muscolo-tendinea del popliteo.

Innanzi tutto cos’è il muscolo popliteo

Il muscolo popliteo è un muscolo posteriore dello strato profondo della gamba e con la sua azione flette e ruota all’in­terno la gamba.

Nell’azione della corsa viene molto sollecitato in fase eccentrica, cioè quando si porta indietro la gamba e raggiunge il massimo della sua attività nel momento in cui si inverte l’azione di spinta, cioè nella fase di “richiamo” della gamba una volta raggiunta la sua massima estensione posteriore.

Che sintomi provoca

I sintomi possono essere vari: dalla fitta intermittente, all’indolenzimento, al bruciore progressivo con l’aumentare dei chilometri percorsi fino ad arrivare all’impossibilità di proseguire nella corsa.

Il sintomo solitamente è posteriore o laterale al ginocchio (dove si inserisce il relativo tendine), molto vicino alla rima articolare e aumenta parecchio con la palpazione locale e con la flessione attiva contro resistenza in scarico.

Come si cura

Come spesso accade nell’ambito riabilitativo, per questo tipo di problemi gli approcci terapeutici sono molteplici. Per esperienza personale, oltre alle classiche terapie fisiche come tecar-terapia o laserterapia, si ottengono risultati ottimi attraverso la terapia manuale, con una tecnica di MTP (massaggio trasversale profondo), mediante il quale si sollecitano in maniera trasversale le fibre muscolo tendinee, che vengono così indotte ad accelerare i processi riparativi delle microlesioni conseguenti all’infortunio.

È importante quindi rivolgersi ad esperti del settori medici e fisioterapisti in grado di diagnosticare e trattare in maniera adeguata il problema, onde permettere la piena ripresa dell’attività sportiva.